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Omaggio a Shakespeare con il liutista americano Hopkinson Smith

L’Unesco ha proclamato il 2016 anno internazionale per la comprensione globale ed il club di Lucca ha deciso di celebrare il quadricentenario della morte di William Shakespeare con un concerto di Hopkinson Smith, liutista americano di fama mondiale riconosciuto unanimemente come il più raffinato interprete del repertorio cinque-seicentesco per liuto.
Il grande artista americano si esibirà mercoledì 19 ottobre alle18 all’auditorium del suffragio dell’Istituto musicale Boccherini, grazie alla sensibilità della direzione dell’Istituto Boccherini e del club per l’Unesco di Lucca.
Il programma musicale è ricco di riferimenti al contesto storico e artistico contemporaneo del poeta inglese grazie ad una scelta di autori che vissero a Londra negli stessi anni di Shakespeare e che, in alcuni casi, vi furono in rapporto diretto sia personale sia artistico. Tra questi John Dowland, Anthony Holborne e John Johnson. Inoltre Shakespeare è il personaggio inserito nel programma delle celebrazioni dell’Unesco per il 2016 e viene ricordato ogni anno durante la celebrazione della giornata mondiale del libro e del diritto d’autore. Il concerto si pregia inoltre del patrocinio del Consolato Usa, in virtù della nazionalità americana dell’artista.
Dopo gli studi ad Harvard, Hopkinson Smith si è trasferito in Europa. Vive attualmente a Basilea, dove insegna presso la prestigiosa Schola Cantorum Basiliensis. Suona e tiene master classes in tutta Europa, in America del Nord e del Sud, in Australia, in Nuova Zelanda, Corea e in Giappone. Nel 2007 e nel 2009 si è esibito e ha insegnato in Palestina invitato dalla Barenboim-Said Foundation e dallo Swiss Arts Council. Nel 2010 ha ricevuto il Premio Musica dalla Regione Puglia con l’iscrizione “maestro dei maestri, massimo interprete delle musiche per liuto dell’antica Europa mediterranea”, mentre nel 2015 analogo riconoscimento, il Music Prize, gli è stato conferito dalla provincia di Alicante in Spagna. I suoi dischi solistici sono stati ripetutamente premiati con I maggiori riconoscimenti della critica musicale.