LETTERA AGLI STUDENTI
Cari studenti, care studentesse,
sono passati ormai diversi giorni da quando abbiamo dovuto lasciare che le aule del nostro istituto non risuonassero più delle nostre voci e dei nostri suoni. Ora, nel momento in cui ci giunge la notizia che il contagio sembra entrato in una fase di rallentamento sento il bisogno di rivolgermi a tutti voi.
Sappiamo che con l’impegno di tutti a rispettare le regole di comportamento stabilite dall’Istituto superiore di sanità potremo sconfiggere questo virus così insidioso, ma ciò nonostante ancora non possiamo prevedere quando questa situazione di emergenza finirà.
So che vi state impegnando a trarre il massimo da questa esperienza che nessuno avrebbe mai potuto immaginare. Purtroppo, per noi musicisti avvalersi degli strumenti tecnologici che permettono la comunicazione a distanza non è così facile; essi possono comunque servire a mantenere vivo il contatto con gli insegnanti che, con la loro esperienza e i loro consigli, sanno come guidarvi. A loro va il mio pensiero riconoscente.
In questi giorni così difficili dobbiamo però essere coscienti che come musicisti godiamo di un privilegio negato ad altri, quello di vivere quotidianamente a contatto con l’arte, con i capolavori che hanno segnato lo spirito e il pensiero della nostra storia. Con i nostri strumenti riusciamo a farli rivivere, a comunicarli, a renderli attuali. E possiamo approfittare, in questi giorni di pausa forzata, per studiare non solo il repertorio a noi più vicino, ma anche per scoprire capolavori che ancora non conosciamo e farne i nostri compagni di vita.
A noi spetterà il compito di ridare voce, attraverso il nostro impegno di oggi, alla vita che riprenderà il suo corso domani, quando tutto questo non sarà che un ricordo.
Il “Boccherini” vive, grazie a voi, agli insegnanti, a tutto lo staff che lavora da casa.
Un abbraccio a tutti voi e alle vostre famiglie, con l’augurio di rimanere in salute e in serenità
Prof. Fabrizio Papi