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Lo “Stile italiano” del celebre fagottista Paolo Carlini rivive attraverso la musica di Nino Rota

Uno dei fagottisti più apprezzati sulla scena internazionale e la musica immortale di Nino Rota. Saranno questi i protagonisti di “Stile italiano”, il concerto in programma il 12 luglio (alle 21) per la stagione Open del Conservatorio “Boccherini”. A salire sul palco dell’auditorium di piazza del Suffragio insieme all’orchestra del conservatorio sarà Paolo Carlini, dal 1987 Primo fagotto dell’Orchestra della Toscana, punto di riferimento per questo strumento a livello mondiale e, più in generale, musicista che riveste un ruolo centrale nella musica del nostro tempo. Carlini ha collaborato con i più rappresentativi compositori contemporanei, che per lui hanno scritto varie opere solistiche, portandolo a confrontarsi con differenti generazioni e linguaggi musicali e generando un importante sviluppo del repertorio per fagotto. Proprio Carlini è l’unico fagottista dedicatario di opere solistiche scritte dai premi Oscar Ennio Morricone e Luis Bacalov.

Il programma del concerto “Stile italiano” verterà sulle musiche di Nino Rota, con due brani molto interessanti. La serata si aprirà infatti con le Variazioni sopra un tema gioviale, composizione ritmata da arditi virtuosismi ed esercizi creati appositamente per divertire il pubblico. Il secondo brano è il Concerto per fagotto e orchestra, frizzante e, allo stesso tempo, dal chiaro stile “cinematografico”.

Diplomatosi con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio di Ferrara, Paolo Carlini si è perfezionato con Marco Costantini e Klaus Thunemann. Primo fagotto dell’Orchestra della Toscana, ha collaborato in tale ruolo con moltissime orchestre, tra le quali quelle del Teatro alla Scala di Milano, dell’Accademia nazionale di “Santa Cecilia”, del Teatro dell’Opera di Roma, del Teatro La Fenice di Venezia, e con direttori quali Claudio Abbado, Riccardo Muti, Myung-Whun Chung, Rafael Frübeck de Burgos, Eliahu Inbal, Esa-Pekka Salonen, Daniel Harding, Jeffrey Tate, Eduardo Mata, Christopher Hogwood, Frans Brüggen.
Hanno scritto per lui opere solistiche, solo per citarne alcuni, Azio Corghi, Ivan Fedele, Luis De Pablo, Giorgio Gaslini, Ludovico Einaudi, Marco Tutino, Marcello Panni, Nicola Sani, Giorgio Colombo Taccani, Giancarlo Cardini, Paolo Vivaldi, Marco Taralli. Determinati le collaborazioni con Luciano Berio, Sofija Gubajdulina, Sylvano Bussotti, Jean Francaix.

I biglietti possono essere acquistati sul circuito Vivaticket o in loco, a partire da mezz’ora prima del concerto.