
Canto – corso propedeutico
Si accede al corso propedeutico in Canto previo superamento di un esame di ammissione così articolato e nei limiti dei posti disponibili.
Programma esame di ammissione
1) Esecuzione di scale e arpeggi nell’estensione di due ottave;
2) Esecuzione di uno studio a scelta tra questi volumi (Concone 50 lezioni op. 9, Seidler-L’arte del cantare-prima e seconda parte, Concone 40 lezioni op. 17, Panofka 24 vocalizzi progressivi op. 85);
3) Esecuzione di un’aria italiana del Seicento;
4) Esecuzione di un’aria in lingua straniera e/o italiana, preferibilmente con recitativo, tratta dal repertorio operistico dal ‘700 in poi, da eseguire a memoria;
5) Esecuzione di un’aria tratta dal repertorio di musica sacra dal Seicento in poi;
6) Lettura a prima vista di un facile brano in lingua italiana;
7) Colloquio generale.
Il programma dovrà essere dattiloscritto e stampato, completo di indicazione del compositore, del titolo del brano, da dove è tratto (opera, oratorio, cantata, raccolta…) e dell’anno di composizione: inoltre dovrà avere in calce scritta la data del giorno di ammissione ed essere firmato dal candidato. Il candidato dovrà presentare copia cartacea degli spartiti musicali alla commissione prima dello svolgimento della prova. La non conformità del programma comporterà l’esclusione insindacabile del candidato dalla prova di ammissione. I candidati dovranno essere accompagnati da un proprio pianista.
Seconda prova – accertamento delle competenze teoriche e teorico-pratiche:
- lettura parlata di un solfeggio in chiave di sol e in chiave di fa:
tratto da “Mario Fulgoni- Manuale di Solfeggio vol. 1” (da capitolo 1 a capitolo 5)
Oppure da “Il Nuovo Pozzoli – Solfeggi parlati e Cantati vol. 1” (da capitoto 1 a capitolo 4); - lettura cantata di un solfeggio senza accompagnamento: tratto da “Mario Fulgoni – Manuale di Musica vol. 1” (fino pag. 64);
- dar prova di saper scrivere sotto dettatura un facile brano melodico;
- prova di cultura: alcune domande su argomenti teorico musicali di base.
I candidati che abbiano superato la prima prova ma che non abbiano conseguito l’idoneità alla seconda prova sono ammessi con un debito formativo che dovrà essere recuperato nel corso del primo anno di frequenza.